La Riserva

La R.N.O. Saline di Trapani e Paceco è stata istituita nel 1995 con D.A. n. 257/44 del 11 maggio ed affidata in gestione al WWF Italia.

L’area protetta ricadente nei comuni di Trapani e Paceco con un’estensione complessiva di circa 1000 ettari, è divisa in 2 zone, di cui 700 ha di zona A, coincidente con le vasche di salina, e circa 300 ha di zona B.

Su tutto il territorio protetto vige un regolamento d’uso e divieti.

Le saline per il loro elevato valore ambientale sono sottoposte a diversi vincoli di tutela: con D.M. del 4 aprile 2011, il Ministero dell’ambiente ha dichiarato la zona umida della riserva delle ‘Saline di Trapani  e Paceco  sito ‘’di importanza internazionale’’ ai sensi della ‘’Convenzione di Ramsar”. Esse rientrano anche, secondo la Direttiva Habitat, tra i Siti di Interesse Comunitario, nonché tra le Zone Protezione Speciale previste dalla Direttiva Uccelli.

Tra gli habitat di rilievo presenti, citiamo:
– Lagune costiere (cod. Natura 2000: 1150, habitat prioritario)

I bacini utilizzati per l’estrazione del sale, date le tecniche utilizzate (che sono quelle tradizionali in uso da secoli) e la particolare geomorfologia della costa (che vedeva la presenza di lagune e pantani costieri), costituiscono un ambiente che seppure in gran parte artificiale, ospita una grande diversità biologica, dal livello microscopico dei batteri a quello macroscopico degli uccelli. Si tratta di organismi estremamente specializzati per questo ambiente, e per i vari gradi di salinità presenti nelle differenti vasche, oppure (come nel caso degli uccelli) che trovano in questo ambiente sosta e cibo durante le migrazioni.

– Steppe salate mediterranee (Limonietalia) (cod. Natura 2000: 1510, habitat prioritario)

Associazioni vegetali ricche in specie di Limonium (di cui numerose endemiche) con presenza di Lygeum spartum, su suoli temporaneamente o periodicamente permeati da acqua salmastra e soggetti ad estrema aridità estiva.

– Vegetazione annua delle linee di deposito marine (cod. Natura 2000: 1210)
– Fruticeti alofili mediterranei e termo-atlantici (Sarcocornetea fruticosi) (cod. Natura 2000: 1420)

R.N.O. Saline di Trapani e Paceco

La Flora

Tra le specie caratteristiche della Riserva, l’endemica Calendula maritima (qui a fianco) è una delle più preziose. Il suo areale è infatti limitato alla zona costiera compresa tra lo Stagnone di Marsala e la zona di Pizzolungo, appena a Nord di Trapani. L’Isola del Ronciglio (oggi collegata alla terraferma dalle saline, e ricadente entro i confini della Riserva) costituisce uno dei suoi “loci classici”: la descrizione di questa specie fu effettuata sulla base di piante provenienti da questa località.Le sue preferenze ecologiche la portano ad occupare una stretta fascia costiera, a ridosso degli accumuli di Posidonia spiaggiata. Una vera “attrazione” della Riserva è il cosiddetto “Fungo di Malta”, che in realtà non è un fungo ma una pianta parassita (Cynomorium coccineum L.). Si tratta di una specie rara: in Italia, oltre alla zona fra Trapani e Marsala, è possibile osservarla solo in poche aree costiere della Sardegna e della Basilicata. 

 

LIFE15 NAT/IT/000914 denominato “CalMarSi” 

Sono in itinere le azioni del progetto LIFE per la tutela della Calendula maritima, il beneficiario del progetto è il CNR di Palermo. Nell’ambito del progetto sono stati eseguiti interventi di eradicazione della specie aliena Carpobrotus sp.. e implementazione della popolazione in nuove aree come la salina Calcara. Dal punto di vista normativo, azione importante è stata l’emanazione del DPRS, avente come oggetto “Disposizioni per la protezione della specie floristica Calendula maritima Guss

L’ambiente delle saline, fortemente salmastro, è il regno delle Chenopodiacee: lungo gli argini delle saline e nei pantani salmastri temporanei questa famiglia di piante fanerogame sfoggia la sua ricchezza di specie alofile appartenenti a numerosi generi (Salicornia, Arthrocnemum, Halopeplis, Halocnemum, Suaeda, Salsola, Atriplex, Halimione, Beta). Si tratta di specie erbacee o di piccoli arbusti, in grado di crescere in questo ambiente (particolarmente “estremo” per la presenza di suoli salati) grazie a diversi meccanismi di adattamento: molte di queste piante hanno foglie grasse, dove viene accumulata l’acqua per effetto osmotico, e da cui vengono “espulsi” i sali in eccesso. Numerosi ambienti sono poi presenti nella Riserva, a ciascuno dei quali corrispondono differenti comunità vegetali e differenti specie vegetali: i corsi d’acqua dolce, i pantani e le zone umide di acqua dolce, le spiagge, i praticelli effimeri, le praterie salmastre. Anche nelle vasche e nei canali delle saline sono presenti interessanti comunità vegetali, con presenza di fanerogame marine quali Ruppia drepanensis e Posidonia oceanica. Notevole la presenza entro i confini della Riserva di diverse specie vegetali rare, incluse tra quelle più vulnerabili al rischio di estinzione nel “Libro Rosso delle Piante d’Italia”:

Specie
Famiglia
Areale di distribuzione
Halocnemum strobilaceum (Pallas) Bieb.ChenopodiaceaeSud-Mediterraneo
(in Italia solo in Sicilia e Sardegna)
Halopeplis amplexicaulis (Vahl) Ung.-Sternb.ChenopodiaceaeSud-Ovest-Mediterraneo
Aeluropus lagopoides (L.) Trin.GraminaceaeSud-Mediterraneo-Turaniano
(in Italia solo in Sicilia e Lampedusa)
Limoniastrum monopetalum (L.) Boiss.PlumbaginaceaeSud-Ovest-Mediterraneo
Limonium ferulaceum (L.) Chaz.PlumbaginaceaeSud-Ovest-Mediterraneo
(in Italia solo fra Trapani e Marsala)
Calendula maritima Guss.Asteraceae(specie endemica)

Tra queste, numerose specie rare quali Halocnemum strobilaceum (Pallas) Bieb.; Halopeplis amplexicaulis (Vahl) Ung.-Sternb.; Aeluropus lagopoides (L.) Trin; Limoniastrum monopetalum (L.)

Boiss.; Limonium ferulaceum (L.) Chaz., in Italia distribuito solo fra Trapani e Marsala e Calendula maritima Guss., specie endemica limitata al tratto di costa trapanese compreso tra Marsala e Monte Cofano (TROIA & PASTA, 2004; TROIA, 2009).

Oltre a queste specie, vanno ricordati due Limonium strettamente endemici (Limonium densiflorum (Guss.) O. Kuntze e Limonium lojaconoi Brullo), un endemismo siculo-sardo-corso (Euphorbia pithyusa L. subsp. cupanii (Guss.) A.R. Sm.), ed altre specie rare quali Triglochin bulbosum L. subsp. barrelieri (Loisel.) Rouy, Cressa cretica L., Limonium avei (De Not.) Brullo & Erben

R.N.O. Saline di Trapani e Paceco

La Fauna

Le saline di Trapani, grazie alla loro strategica posizione geografica, sono un importantissimo ed insostituibile luogo di sosta ed alimentazione per le specie durante la loro migrazione primaverile ed autunnale. Negli ultimi cento anni vi è stata una drastica riduzione delle zone umide nel Trapanese; il deterioramento o la scomparsa di questi siti può avere effetti devastanti sugli uccelli migratori, causando il declino delle loro popolazioni, dovuto alla ridotta sopravvivenza e alla diminuzione del successo riproduttivo. 

Per questo motivo la zona risulta essere di particolare interesse ornitologico e ad oggi sono state censite 229 specie, molte svernanti (fenicotteri, spatole, voltapietre, cavalieri d’Italia, aironi bianchi maggiori, falchi di palude, limicoli e diverse specie di anatidi) e altre nidificanti (avocette, cavalieri d’Italia, fraticelli, fratini, folaghe, porciglioni, gallinelle d’acqua, germano reale, volpoca, calandrella, gabbiano reale, negli ultimi anni garzette).

Tra le specie elencate nell’allegato 1 della Direttiva Comunitaria “Uccelli” (79/409/CEE) e censiti nella Riserva ricordiamo il Tarabuso, la Garzetta, l’Airone bianco maggiore, la casarca, la Spatola, il Fenicottero, il Cavaliere d’Italia, l’Avocetta (presa a simbolo della Riserva), il Gabbiano roseo, il Fraticello, il Martin pescatore. 

La R.N.O. è, inoltre, sito di importanza nazionale per Volpoca Tadorna tadorna, Pettegola Tringa totanus, Gambecchio comune Calidris minuta e Gabbiano roseo Croicocephalus genei ed è sito segnalato per Spatola Platalea leucorodia, Garzetta Egretta garzetta, Falco pescatore Pandion haliaetus.

Tra i pesci è presente Aphanius fasciatus, incluso nell’allegato II della Direttiva Comuntaria “Habitats”. L’entomofauna annovera numerose specie di insetti endemici e/o rari quali Cephalota circumdata imperialis, Cephalota litorea goudoti, Pterolepis elymica, Teia dubia arcerii. Infine, il piccolo crostaceo Artemia salina è stato ed è tuttora oggetto di grande interesse, sia in termini sistematici e di ricerca pura che di ricerca applicata.

Principale alimento del fenicottero rosa, l’artemia si nutre di una piccola alga rossa, la Dunaliella salina; questa, soprattutto in estate con l’aumento dei raggi ultravioletti, produce una grande quantità di un pigmento rosso protettivo, che, grazie ad una perfetta catena alimentare, passa dall’alga al gamberetto ed infine al fenicottero che dopo pochi anni comincerà a manifestare questa colorazione rosa nella sua livrea. 

Platycleis decorana depranensis:

La cavalletta Platycleis (Decorana) drepanensis, specie endemica della Riserva Naturale delle Saline di Trapani, Appartenente ad un sottogenere brachittero in precedenza non noto per l’Italia, ma presente con diverse specie in Nord Africa, penisola Iberica e Medio Oriente. 

 

Teya dubia arceri:

Una specie alofila strettamente legata all’areale delle saline, dove crescono le piante nutrici che costituiscono il salicornieto,  ed estremante a rischio per la sua stessa biologia.

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